Dr. Jekyll e Mr. Hyde

AS CASTELLO:

Cutrone, Regazzoni, Barone, Pusterla, Nicastri, Manicone (Felici), Reclari, Roncoroni, Arnaboldi, Ravasi (Trapanese A.), Pasini (Salerni)

Quello visto in campo sabato è stato un Castello a due facce, un po' come nel celebre romanzo di Robert Louis Stevenson. Bello, spumeggiante e capace di portarsi in vantaggio nel primo tempo. Brutto, inerme e arrendevole nella ripresa.

I presenti al Comunale di Rancate hanno visto un grande Castello per 45 minuti. Probabilmente il miglior primo tempo della stagione. Il centrocampo a tre con Reclari, Roncoroni e Manicone ha dominato il Rapid e le occasioni da gol sono cadute a cadenza regolare. I padroni di casa, meritatamente, hanno sbloccato la contesa con Roncoroni, abile a ribattere una respinta corta del portiere avversario. Regazzoni e compagni avrebbero potuto - e dovuto - rendere più rotorndo il risultato. Il primo tempo si è chiuso con gli applausi del presenti, giusto riconoscimento per 45 minuti di grande calcio. Purtroppo, però, quelli sono stati gli ultimi applausi e al 90esimo hanno lasciato il posto ai musi lunghi. Nella seconda frazione, infatti, il Castello ha smesso di giocare. Il Rapid ha trovato la rete del pareggio (in evidente fuorigioco e con un siparietto tra arbitro e guardalinee da comiche) e da lì in poi per i castellani è stato buio pesto. Il gol ha tagliato le gambe al Castello che si è visto catapultato in una partita completamente diversa da quella sperata. Il luganesi hanno così trovato la rete del vantaggio e, sfruttando un contropiede, ipotecato la vittoria. I ragazzi di Copelli, invece, non hanno più impensierito la difesa del Rapid. Finora alla squadra è mancata continuità sull'arco dei novanta minuti. Un Castello a due facce, capace di mostrare il meglio e il peggio nel giro di pochi minuti. Un po' Dr. Jekyll e un po' Mr. Hyde. La squadra al momento si prende troppe pause e in un campionato competitivo come quello di seconda lega un comportamento simile si paga a caro prezzo.